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SERIE C
In piedi: Gerry Consiglio (dir.), Fabio Blanchet, Tommy Ferrari, Giampiero Baldon, Corrado Ramella, Luca Polignone, Maurizio Vicari, Stefano Ottuso
Accosciati: Ettore Periotto (all.), Paolo Valente, Stefano Genola, Pierdomenico Pileri, Aurelio Bétemps, Andrea Donadelli
La stagione era in corso di preparazione da parte dell'allenatore Stefano Capello, quando... se ne è dovuto tornare a Torino. Causa ne è stata anche ... l'autonomia della Valle d'Aosta: la consorte, Stefania, intendeva trasferirsi in Valle, ma il suo trasferimento in seno all'USL è stato bloccato dal famigerato esame di francese. E così Stefano, che tanto aveva dato all'Olimpia nei due anni di collaborazione (gratuita, si noti!), ha dovuto dire addio alla Vallée, lasciando come ricordo la nuova divisa da gioco ottenuta dalla Robe di Kappa. Ha accettato di condurre la prima squadra al suo posto Ettore Periotto, che ha potuto contare nel suo organico, fino a Natale, su un giocatore forte (esperienza anche in serie A1 a Ferrara) ma instabile: il "francese" Stefano Ottuso (a dispetto del cognome, infatti, è nato in Francia). A natale, ha detto "Vado a Parigi, ci vediamo dopo le vacanze", ma evidentemente deve essersi perso nell'acquistare le sigarette. Se qualcuno lo vede, gli dica che aspettiamo ancora il materiale che ha indebitamente portato con sé. Altro allontanamento è stato quello di Ugo Russo, storico palleggiatore dell'Olimpia: con il tentativo di impiegare Pileri nel ruolo di palleggiatore, gli atleti in concorrenza per tale ruolo diventavano tre, e Russo, ancora impegnato con l'Università, viene bruscamente congedato (se ne risente, e a ragione). Nonostante questi inconvenienti, il campionato finisce con il miglior piazzamento nella serie C riunificata: quinto posto.
Forse per questo si riprende l'abitudine di cantare, alle poche cene che l'Olimpia può offrire ai suoi atleti alla Pizzeria "La Rotonda" (una volta, sia che si vincesse sia che si perdesse, in casa o fuori casa, la cena era sempre pagata dalla Società, anche alle squadre giovanili: bei tempi ... chissà se potranno ritornare!).
La storia